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Geopolitica Europea

Più o Meno Europa. Un Bivio

“Ho sempre trovato la parola “Europa” sulle labbra di chi, volendo qualcosa dagli altri, non osava chiederlo a nome suo.”

Otto von Bismarck pronunciava questa “scientifica” premonizione sul nome dato al Vecchio continente. Quasi 150 anni dopo l’emergenza sanitaria sembra parlare come il cancelliere di ferro.

Nel suo discorso d’insediamento la nuova presidente della commissione europea Ursula von der leyen sosteneva che il Pianeta chiedesse più Europa in tutte le crisi e settori, dal militare al geopolitico, un’unica voce di fronte al globo.

Era un atto istituzionale dovuto sicuramente al suo ruolo e mai avrebbe potuto pensare di affrontare una crisi di questa portata.

Mai avrebbe potuto immaginare che come suo primo atto concreto e di rilevanza continentale avrebbe dovuto sospendere il Patto di Stabilità: un atto contrario totalmente alle sue parole di insediamento.

Le regole della famiglia tengono in piedi la struttura anche nelle emergenze. Devono essere semmai modifica. Lo stop a questo meccanismo mette a disposizione un assegno in bianco alle singole nazioni riportandole al momento pre – unione: per l’Italia all’epoca di Poggiolini per intendersi.

In un momento così delicato, alla prima crisi, Ursula chiede Meno Europa: un liberi tutti.

Certamente, lo chiedono i governi e tutte le orde di nemici del progetto sovranazionale perchè credono di essere in mano a una truppa di usurpatori della sovranità e dei propri quattrini. Meno Europa è la nuova missione.

Con il lavarsi le mani e rimanere a guardare occupandosi solo delle frontiere di Schengen, le istituzioni europee hanno lasciato i popoli in mano ad un solo organo: la BCE e ai suoi sicari.

Invece di condividere le risorse e fare appello alle proprie forze emettendo magari anche i tremontiani Eurobond (ho la pelle d’oca a dire questo) oppure un progetto di fiscal compact dovuto all’emergenza; invece di riformarsi definitivamente in via d’urgenza lasciando per sempre fuori gli investimenti infrastrutturali dal computo dei parametri di defict; invece di unirsi ancora di più, ci dividiamo.

Passata l’emergenza ci riuniremo e diremo nuovamente Europa o magari solo Euro?

Il problema è che tutta l’Eurozona plaude a questa risposta. Mi sembra la scena del Marchese del Grillo che butta le monete arroventate ai poveracci sotto il balcone.

Tutti sono in linea, perfino i greci perchè i loro titoli potranno essere comprati per la prima volta dalla Banca Centrale Europea.

Mi è venuto in mente per tutto questo Otto von Bismarck, cancelliere di ferro, primo ministro della Prussia dal 1862 al 1890.

Di Gianluca Pocceschi

scrittore, ricercatore indipendente e analista geopolitico. Nasce a Grosseto nel 1981. Negli anni accademici esplora l’Europa dalla Faculté des Lettres, Langues et Sciences Humaines di Angers. Si laurea in Relazioni Internazionali all’Università di Perugia e dopo studi sulla dissoluzione dell’ex Jugoslavia vola all’Ambasciata d’Italia a Belgrado.
Nei Balcani inizia a scrivere e dopo collaborazioni con testate online fonda geuropa.it
Frontiere senza nazioni è il suo esordio letterario.