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Geopolitica Europea

Paneuropeismo

“Fatta l’Europa bisogna fare gli Europei.” I leader continentali stanno tentando di varcare la soglia della politica nazionale. con messaggi transfrontalieri cercando di parlare direttamente agli altri popoli attraverso TV, giornali e radio bypassando i politici locali. Un modo nuovo per creare un sentimento nuovo in continente con 24 lingue: come il Pesce di Babele.

Nel caos, tutti sul palcoscenico europeo, compresa la brutta e corta vita di un Primo Ministro italiano dove l’intervista con un medio giornale olandese non è usualmente una priorità.

Quando si affronta la più grave crisi sanitaria da un secolo e il prospetto di uno shock economico catastrofico, Giuseppe Conte ha avuto il tempo di parlare al De Telegraaf riguardo la crisi.

In questo Conte ha scavalcato il premier olandese Mark Rutte di fronte ai suoi elettori sussurrando: “Mark aiutaci adesso“.

I leader europei stanno tentando di varcare la soglia della politica nazionale. Sta aumentando in maniera importante il trend di politici continentali che attraverso l’Unione stanno parlando sopra la testa dei loro pari rivolgendosi direttamente agli elettori di altri Stati piuttosto che ai loro leader.

Un gruppo di sindaci italiani hanno comprato un annuncio sul Frankfurter Allgemeine Zeitung per parlare del fardello del debito italiano e i benefici di cui ha goduto la Germania nella sua rinegoziazione a margine della seconda guerra mondiale.

Pedro Sanchez il premier socialista spagnolo si è rivolto spesso ai maggiori quotidiani europei per spiegare la necessità della condivisione.

Conte ha cercato di intercettare i lettori del Suddeutsche Zeitung, quotidiano nazionale di base a Monaco di Baviera. Emmanuel Macron, il presidente francese ha spiegato la sua retorica alla stampa in inglese così da lanciare una granata esplosiva oltre le frontiere francofone.

Questo modus operandi è una potenziale soluzione per i lunghi problemi dell’Unione Europea. Il blocco deriva dal conundrum identificato da Massimo d’Azeglio, uno degli architetti dell’unificazione italiana:

“Noi abbiamo fatto l’Italia; adesso dobbiamo fare gli italiani.“

L’Unione Europea è in una posizione similare da diverso tempo. Di fatto non è una Nazione. È un progetto rovesciato, senza un ruolo rilevante univoco quando si tratta di decidere sulla protezione delle frontiere, difesa e politica estera a differenza della sua moneta comune e delle miriadi regolazioni economiche.

Cosa manca, come all’Italia del XIX secolo, è un coerente senso di cittadinanza. Invece, le 27 politiche nazionali collidono in una mezza costruzione del sistema politico. Se i leader europei vogliono alterare l’opinione pubblica europea devono prima creare una conversazione PANEUROPEA.

E’ difficile dirlo quanto farlo. Con 24 lingue ufficiali l’Europa non parla con una voce. L’opinione pubblica nel frattempo sì è rinchiusa su base nazionale.

Le decisioni che contano per la maggior parte degli europei su tasse, sanità o se i bambini vanno a scuola sono prese ancora nelle capitali nazionali.

E’ ancora incomprensibile che il baluardo dell’attenzione degli elettori e dei giornalisti è improntato su tematiche domestiche; perfino le elezioni del parlamento europeo sono determinate dagli umori nazionali.

Alcune delle barriere della vera opinione pubblica europea nonostante tutto stanno cadendo. Google Translate è quello che si avvicina di più al Pesce di Babele , un traduttore universale biologico presente nella serie letteraria “Guida galattica per gli autostoppisti” ideata da Douglas Adams.

Serve una cosa simile per fare gli europei.

Foto Alexender Debieve via unsplash.com

Di Gianluca Pocceschi

scrittore, ricercatore indipendente e analista geopolitico. Nasce a Grosseto nel 1981. Negli anni accademici esplora l’Europa dalla Faculté des Lettres, Langues et Sciences Humaines di Angers. Si laurea in Relazioni Internazionali all’Università di Perugia e dopo studi sulla dissoluzione dell’ex Jugoslavia vola all’Ambasciata d’Italia a Belgrado.
Nei Balcani inizia a scrivere e dopo collaborazioni con testate online fonda geuropa.it
Frontiere senza nazioni è il suo esordio letterario.