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Approfondimenti Mensili Brexit

Discrasie elettorali a meno di due settimane dal voto in Regno Unito

C’era una volta, ma c’è anche adesso, un partito al governo nel rush finale delle elezioni.

Manca poco ormai e i sondaggisti più bravi iniziano quasi a prenderci.

Siete il capo della campagna di quel partito e decidete quindi di dare un’occhiata ai sondaggi. Scoprite che la maggioranza degli intervistati (quasi l’80%) ritiene che il governo abbia gestito male il tema percepito come “prioritario” dalla popolazione (la Brexit).

Ma soprattutto, i più (circa il 60%) non approvano l’azione di governo sia in termini generali che specifici su molti temi: immigrazione, sanità, gestione della piccola criminalità, scuola ed educazione, pressione fiscale, temi economici, edilizia popolare, trasporti pubblici, protezione ambientale e walfare (fonte YouGov). Praticamente una Caporetto.

Siete sull’orlo di una crisi di nervi. Come potrebbe andare peggio?

Beh, potreste essere laburisti. O peggio, potreste essere Jeremy Corbyn.

I cittadini britannici infatti dimostrano di avere una pessima opinione dei conservatori, e una ancora peggiore del partito laburista e di Jeremy Corbyn, mai così in basso nel gradimento generale negli ultimi due anni, con un gap in aumento rispetto al più quotato BoJo.

Non abbiamo la presunzione di dire il motivo di questa situazione, che sta prendendo ormai i contorni dell’assurdo. Vi consigliamo però una visione che potrebbe essere chiarificatrice: la serie di video “Anywhere but Westminster” dove due giornalisti e video-maker del Guardian intervistano cittadini dell’UK “reale”, quella fuori dalla progressista Londra, in merito alla situazione politica.

Rispolverate l’inglese del liceo…Ne vale la pena.

 

Di Andrea Gozzi

Nerd a tempo pieno con la passione per la geopolitica. Passo un terzo della mia giornata lavorando per un'agenzia di Digital Marketing, il resto ad informarmi sul mondo. Sono il curatore tecnico del sito www.geuropa.it