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Geopolitica Europea

Il Femminicidio in Europa. Alcuni numeri continentali del Barbaro Crimine

Sedici milioni di donne subiscono violenze coniugali, stando alle ultime cifre dell’ufficio federale di statistica Rosstat, pubblicate nel 2012. Nel corso di questa inchiesta , che si basa su un campione rappresentativo di diecimila donne di età compresa tra i 15 e i 44 anni, una su cinque ha dichiarato di aver subito violenze fisiche da parte del proprio partner almeno una volta nella vita. Secondo il centro Anna, prima associazione del paese creata – nel 1993 – per aiutare le vittime, ogni sessantatré minuti una donna muore per le percosse subite dal compagno o dall’ex compagno, ossia più di 8.300 all’anno. Questi numeri si riferiscono alla Russia.

Non c’è da rallegrarsi per il resto del continente.

Guardiamo la Francia, dove nel 2017 sono stati commessi 108 femminicidi che fino all’altro ieri venivano chiamati crimes passionnels, hanno avuto un impennata dal 2016 quando furono 92 e costituirono il 10% degli omicidi dell’anno. Il fenomeno in Germania è da record anche se molto al di sotto della Russia. I teutonici sono i primi all’interno dell’Ue con 153 femminicidi ogni 365 giorni.

Entrambi, francesi e tedeschi, sono di gran lunga peggiori in questa barbara classifica ai britannici, 75 e agli italiani 56.

Un problema continentale che ha portato ha delle notevoli proteste in Francia non molto pubblicizzate, ma con una pressante presa di coscienza che potrebbe fomentare un movimento alquanto indigesto a un entourage maschile europeo poco avvezzo a lasciare il potere testosteronico.

Non è femminismo signori, ricordiamolo, ma Femminicidio!

Foto: elle.com

Di Gianluca Pocceschi

scrittore, ricercatore indipendente e analista geopolitico. Nasce a Grosseto nel 1981. Negli anni accademici esplora l’Europa dalla Faculté des Lettres, Langues et Sciences Humaines di Angers. Si laurea in Relazioni Internazionali all’Università di Perugia e dopo studi sulla dissoluzione dell’ex Jugoslavia vola all’Ambasciata d’Italia a Belgrado.
Nei Balcani inizia a scrivere e dopo collaborazioni con testate online fonda geuropa.it
Frontiere senza nazioni è il suo esordio letterario.