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Geopolitica Europea

Germania: vi presento Annalena Baerbock, la prima Verde verso la Cancelleria

Ci credete? Io non posso immaginare un Uomo come prossima Cancelliera tedesca.

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E’ necessario e utile sottolineare la figura di Anna Baerbock che potrebbe sparigliare le carte della successione ad Angela Merkel. E’ la leader dei Verdi tedeschi quarantenne, due bimbi ed ex giornalista che si è fatta le ossa a Bruxelles come eurodeputata. Non ha avuto ruoli al vertice dello Stato tedesco quindi è una outsider della stanza dei bottoni.

E’ il nuovo e io non posso immaginare un uomo come prossima cancelleria. Una battuta, ma che riassume un concetto: giovane e donna.
 
Annalena Baerbock, “Non posso immaginare un Uomo come Cancelliera della Germania”
E’ stata scelta al posto di Robert Habeck più competente e che ha partecipato come ministro in un land con governi di centro – sinistra e centro – destra. Non è stata sindaco non è stata ministro avrà la forza di guidare uno stato con 82 milioni di persone? La risposta di Annalena è stata che questa mancanza di esperienza è la sua forza perchè lei vuole cambiare la politica tedesca.
Chi è Annalena Baerbock?
 
Quarant’anni, medaglia di bronzo tedesca nella specialità di tuffi dal trampolino, si è presentata al Consiglio del partito nel 2018 come una semplice delegata regionale con un giubbotto in pelle nero e ne è uscita co – segretaria.
 
Ora Annalena Baerbock è la candidata del partito verde per la cancelleria tedesca e con i cambiamenti in atto a Berlino potrebbe succedere ad Angela Merkel.
 
Nata a Pattensen una piccola città della Bassa Sassonia si laurea in legge ad Hannover e in Diritto internazionale alla London School of Economics.
 
Iscritta al partito verde dal 2005 parlamentare dal 2013 si è conquistata la fama di esperta nella lotta al cambiamento climatico e di personalità politica piena di senso pratico.  Il suo obiettivo dichiarato è di far diventare Die Grünen il partito più votato dai tedeschi.
 
Per conseguirlo ha messo in minoranza i Fundis i vecchi dirigenti del partito e ha portato alla ribalta i Realos una nuova generazione di pragmatici.
 
Die Grünen sono diventati un partito che vorrebbe portare la Germania alla riduzione delle emissioni e alla chiusura delle centrali a carbone ben prima del 2038, attuale obiettivo definito, ma attraverso massicci e proficui investimenti in energia verde.
 
Sul fronte internazionale Annalena Baerbock mantiene un rapporto duro con Russia e Cina e vuole una Germania saldamente inserita nella NATO. Saluta il Green new deal di Joe Biden come un’opportunità per tutta l’Europa.
 
Per alcuni i Verdi sono diventati una corrente “vegetariana” della CDU, ma al momento controllano 11 stati tedeschi su 16 e crescono in continuazione nei sondaggi. Basterà ad Annalena Baerbock per diventare la nuova Cancelerin.
gli antagonisti
I suoi antagonisti sono per il momento tutti uomini. Lo scorso agosto la SPD (i socialdemocratici tedeschi) è scesa in campo con Olaf Scholz che oggi è il vice cancelliere e ministro delle Finanze tedesco.
 
Ha 63 anni, già sindaco di Amburgo, è un esponente dell’ala migliorista della SPD con un programma legato alla redistribuzione sociale.
 
I liberali corrono con Cristian Lindner, un candidato anche lui giovane, ha 42 anni. Gli altri, quelli già decisi, sono tutti sulla sessantina.
 
Lindner non è destinato a fare molto bene perchè al momento è ricordato per aver mandato all’aria la Jamaika – Koalition nel 2017 quando Merkel non voleva fare l’ennesima Grosse Koalition con i socialdemocratici.
 
Nel 2020, un altro brutto pasticcio lo ha fatto in Turingia facendosi appoggiare dal partito estremista AFD (Alternative für Deutschland) per cui mi sembra già fuori dai giochi.
 
Poi c’è Armin Laschet presidente della CDU e ora candidato ufficiale a succedere a Angela Merkel con i colori dei moderati ovvero la CDU e la sorella bavarese del CSU. Abbiamo parlato già di lui nella puntata sui Demoni post Merkel.
 
Sono tutti uomini più competenti di lei nel senso che hanno più esperienza non necessariamente più bravi, Lindner non ne ha imbroccata una, ma sono tutti più anziani e lei sicuramente spicca.
 
Il verdi sono un partito molto compatto e accanto a lei c’è Robert Habeck. Può rivendicare da un lato la novità e scoprire il fianco con la mancanza di esperienza però è anche vero che i verdi hanno scelto i candidati facendo passi indietro.
 
Hanno scelto scambiandosi delle gentilezze “vai avanti tu, no vai avanti tu!” senza lotte fratricide mentre gli altri stanno ancora litigando
 
Die Grünen hanno scelto Bearbock e chissà.
 

Di Gianluca Pocceschi

scrittore, ricercatore indipendente e analista geopolitico. Nasce a Grosseto nel 1981. Negli anni accademici esplora l’Europa dalla Faculté des Lettres, Langues et Sciences Humaines di Angers. Si laurea in Relazioni Internazionali all’Università di Perugia e dopo studi sulla dissoluzione dell’ex Jugoslavia vola all’Ambasciata d’Italia a Belgrado.
Nei Balcani inizia a scrivere e dopo collaborazioni con testate online fonda geuropa.it
Frontiere senza nazioni è il suo esordio letterario.