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Ostbelgien Model. La Democrazia Aristotelica del Belgio

In un angolo del Belgio è possibile ammirare un interessante caso di democrazia aristotelica. Il Belgio è suddiviso in 3 aree linguistiche strenuamente difese dalla costituzione: i francofoni, i fiamminghi e i germanofoni.

hertogenwald-eupen

Gli ultimi sono infinitamente più piccoli degli altri. Sono infatti 76 mila su una popolazione di 11 milioni. Come nella cultura rurale enologica si sostiene che nelle botti piccole c’è il vino buono cosi le piccole comunità reinventano meglio la democrazia.

Infatti, il mondo belga germanofono è la più piccola entità autonoma europea. L’esperimento è partito lo scorso 16 settembre e ha permesso di scegliere “a caso” i 24 rappresentanti del Consiglio dei Cittadini.

Questi cittadini eletti “a caso” hanno il potere di sottoporre delle questioni all’Assemblea dei Cittadini, anch’essi scelti tramite lotteria, che dovranno trovare, tramite un brain storming politico, le idee e le soluzioni alle domande poste.

Questo sistema è un passo oltre alla comune democrazia conosciuta con Toqueville. L’esempio di Eupen, la città più importante della comunità germanofona, è in contrasto con la democrazia elettiva che Aristotele chiamava “Oligarchia”.

A Dream comes True…

Di Gianluca Pocceschi

scrittore, ricercatore indipendente e analista geopolitico. Nasce a Grosseto nel 1981. Negli anni accademici esplora l’Europa dalla Faculté des Lettres, Langues et Sciences Humaines di Angers. Si laurea in Relazioni Internazionali all’Università di Perugia e dopo studi sulla dissoluzione dell’ex Jugoslavia vola all’Ambasciata d’Italia a Belgrado.
Nei Balcani inizia a scrivere e dopo collaborazioni con testate online fonda geuropa.it
Frontiere senza nazioni è il suo esordio letterario.